Il privato, poetico e ossessivo, si fa opera. Giorgio Ferrero con Beautiful Things e Marco D’Agostin con First Love protagonisti del terzo giorno di Mercurio Festival

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Giovedì 26 settembre appuntamento con il cinema e con la danza al Mercurio Festival: alle ore 20:30, nella sala del Cinema De Seta si terrà una proiezione a ingresso libero di Beautiful Things, il primo lungometraggio del fotografo e compositore Giorgio Ferrero, presentato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia.

A seguire, alle ore 22:00, sul palcoscenico dei Cantieri, lo Spazio Franco, andrà in scena First Love, assolo del giovane coreografo Marco D’Agostin, Premio Ubu 2018 come miglior performer.    

 Mercurio, realizzato da Babel e Spazio Franco e sostenuto da Fondazione Unipolis quale vincitore del Bando Culturability ’18 e dall’Assessorato alle Culture e alla Partecipazione Democratica, invita a ragionare sul ruolo degli artisti e delle direzioni artistiche da intraprendere attraverso una proposta multidisciplinare.

Minimo comun denominatore di queste due opere tanto diverse, protagoniste del terzo giorno di festival, è la narrazione del privato espresso e plasmato in arte attraverso linguaggi dissimili eppure vicini: il cinema e la danza.

Beautiful Things è un viaggio sinfonico nell’ossessione del consumismo contemporaneo che passa per l’immagine e, appunto, per il suono. Giorgio Ferrero giunge alla realizzazione di questo documentario dopo anni di ricerca nella musica e nella fotografia; insieme al direttore della fotografia e produttore Federico Biasin, racconta in quest’opera la condizione dell’essere umano colto nella sua disperata ricerca della felicità.   

Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro ciclo all’interno di luoghi industriali e scientifici meccanicamente silenziosi e spettrali. Il film descrive la liturgia nascosta all’interno di quattro luoghi remoti, dove uomini di confine lavorano in completo isolamento senza interferenze del mondo esterno: un campo di pozzi di petrolio, una nave cargo, una camera anecoica e un termovalorizzatore. Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della lunga sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. I protagonisti sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono la stessa liturgia ogni giorno. E noi non abbiamo mai sentito parlare di loro. Vittoria e Andrea sono una coppia come tante altre. Hanno circa quarant’anni, sono cresciuti nel boom della televisione commerciale e sono diventati adulti durante la nascita di internet. Vittoria e Andrea siamo noi.

La critica ha accolto con entusiasmo Beautiful Things che è stato definito a più voci un film galvanizzante, ammaliante, visionario, in cui il protagonismo della musica quale strumento narrativo – e non di accompagnamento – sconvolge la percezione.

Il film arriva a Palermo dopo aver ricevuto riconoscimenti in oltre 70 festival in tutti i continenti tra i quali il nostrano Salina Doc Fest 2018.

La condizione per la quale il privato calca il palcoscenico in First Love è l’autobiografismo. Questo assolo di danza contemporanea, pensato e interpretato da Marco D’Agostin, espone il suo sogno di bambino. È la storia di un ragazzino degli anni ’90 al quale non piaceva il calcio ma lo sci di fondo, e la danza, anche, ma siccome non conosceva alcun movimento si divertiva a replicare quelli dello sci, nel salotto, in camera, inghiottito dal verde perenne di una provincia del Nord Italia.

Quel ragazzo ora cresciuto, non più sciatore ma danzatore, non più sulla neve ma in scena, non più agonista ma ancora agonista, per via di un’attitudine competitiva alla coreografia che non si scolla mai, nostalgica e ricorsiva, ha incontrato il suo mito di bambino, la campionessa olimpica Stefania Belmondo, ed è tornato sui passi della montagna. È giunto il tempo di gridare al mondo che quel primo amore aveva ragione d’esistere, che strappava il petto come e più di qualsiasi altro.

In una rilettura della più celebre gara della campionessa piemontese, la 15km a tecnica libera delle Olimpiadi di Salt Lake City 2002, First love si fa grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.

“Se dovessi raccontarti un’immagine di felicità, allora ti direi un’altura, io sopra una roccia, sotto il sole, con un libro in mano.” (Stefania Belmondo)

Nello stesso giorno Mercurio Festival incrocia Lo stato dellarte, un progetto di C.RE.S.CO. Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – che vuole far dialogare tra loro le voci più significative della creazione contemporanea italiana negli ambiti del teatro e della danza. Giunto alla seconda annualità, il progetto rende possibile l’incontro tra artisti, critici e curatori nel momento della creazione invitandoli a condividere i processi in fieri, cioè tutto quell’insieme di idee, pensieri, visioni che permettono il passaggio dall’idea all’opera. A Palermo parteciperanno le compagnie Abbonzanza-Bertoni, Carullo-Minasi, il Maestro cuntista e puparo Mimmo Cuticchio e il performer Marco DAgostin insieme al critico teatrale Alessandro Toppi (Il Pickwick, la Repubblica) e all’organizzatore culturale Corrado Russo. L’incontro pubblico è fissato per mercoledì 26 dalle 17:30 alle 19:30 al Cre.Zi.Plus.

BEAUTIFUL THINGS

un film di Giorgio Ferrero e Federico Biasin

Premio come Miglior Film Italiano secondo la giuria giovani under 26 alla74a Mostra del cinema di Venezia; Premio miglior opera prima a Cph:Dox di Copenaghen.

Ingresso gratuito

FIRST LOVE

un progetto di e con Marco D’Agostin

suono LSKA

consulenza scientifica Stefania Belmondo e Tommaso Custodero

consulenza drammaturgica Chiara Bersani

luci Alessio Guerra

direzione tecnica Paolo Tizianel

produzione VAN 2018

coproduzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Torinodanza festival e Espace Malraux – scène nationale de Chambéry et de la Savoie, nell’ambito del progetto “Corpo Links Cluster”, sostenuto dal Programma di Cooperazione PC INTERREG V A – Italia-Francia (ALCOTRA 2014-2020)

in collaborazione con Centro Olimpico del Fondo di Pragelato

progetto realizzato in residenza presso la Lavanderia a Vapore, Centro Regionale per la Danza, inTeatro, Teatro Akropolis

con il supporto di ResiDance XL, inTeatro

Ingresso 5 euro

Info

Facebook: Spazio Franco

www.babelcrew.org
+39 3332876472
+39 3891157684

+39 3891519297

Silvia Maiuri
Author: Silvia Maiuri

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